Varate le nuove regole per piattaforme sicure
nella segnalazione degli illeciti.
Da sabato 15 Luglio sono già in vigore nuove regole per tutte le aziende con 250 addetti. Sotto i 250 addetti saranno attive dal 17 Dicembre; in caso di violazioni, si arriva fino a 50mila euro di sanzioni pecuniarie applicate dall’Anac.
Il Whistleblowing è un fondamentale strumento di conformità aziendale, con cui i dipendenti (oppure “terzi”, per esempio un fornitore o un cliente) di un’azienda possono segnalare, in modo riservato e protetto, eventuali illeciti riscontrati durante la propria attività.
Il legislatore, col decreto Dlgs 24/2023, in attuazione di alcuni principi comunitari espressi nella direttiva Ue 2019/1937, ha rinvigorito le regole esistenti, allargando la portata delle norme che obbligano all’adozione di sistemi di segnalazione aziendale degli illeciti.
Oltre che i datori di lavori privati con una media nell’anno di almeno 50 dipendenti, sono coinvolti dalla nuova normativa anche alcuni datori del settore pubblico:
- Amministrazioni pubbliche
- Autorità amministrative indipendenti
- Enti pubblici economici organismi di diritto pubblico
Da sabato 15 luglio l’obbligo di predisporre canali di segnalazione scatta per:
- Soggetti pubblici e datori di lavoro privati che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di almeno 250 lavoratori subordinati a tempo indeterminato o determinato
- Quelli che si occupano di alcuni specifici settori (servizi, prodotti e mercati finanziari, sicurezza dei trasporti, tutela dell’ambiente, eccetera) anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto il requisito dimensionale minimo di 50 dipendenti.
Confermato l’obbligo anche per i datori che adottano i modelli di organizzazione e gestione di cui al Dlgs 231/2001, anche qui a prescindere dalle dimensioni.
Per le imprese che hanno impiegato tra i 50 ed i 249 dipendenti nell’ultimo anno, la scadenza è invece fissata al 17 dicembre 2023.
Quali sono gli obblighi che entrano in vigore?
- Dotarsi di una piattaforma di segnalazione sicura, che protegga la riservatezza dell’identità e dei dati personali di chi denuncia condotte illecite. Le imprese dovranno, quindi, gestire le segnalazioni tramite software che utilizzano sistemi crittografici che tutelino la privacy della persona e dell’oggetto della contestazione in maniera sicura ed assoluta.
- Nel rispetto delle regole e dei principi Gdpr, il trattamento dei dati personali e la documentazione inerente alle segnalazioni dovranno essere gestite di conseguenza.
- I canali di segnalazione potranno essere diversi: si dovrà usare quello interno come prima istanza (nell’ambito del contesto lavorativo) ma in casi particolari si potrà ricorrere a quello esterno (Anac), alla divulgazione pubblica o alla denuncia all’Autorità Giudiziaria.
- Le segnalazioni dovranno avere ad oggetto comportamenti, atti ed omissioni che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato (ad esempio, illeciti amministrativi, contabili, civili o penali) o condotte rilevanti in base al Dlgs 231/2001.
Il rigoroso sistema sanzionatorio previsto dalla nuova normativa, irrogata da Anac prevede sanzioni che variano da 10mila a 50mila euro se:
- Non vengono istituiti canali di segnalazione
- Non sono adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni
Le nuove norme devono essere applicate concretamente in maniera effettiva, senza dimenticare le multe già applicabili per le violazioni del Gdpr.