Sviluppatori software, progettisti data analyst e data scientist, ma non necessariamente figure professioniste, purché abbiano competenze tecnologiche innovative
In Italia è boom di richieste nel lavoro digitale, con almeno 345 mila posizioni offerte solo nel 2018. Sono Milano e la Lombardia, capitali italiane per quanto concerne la presenza di startup innovative, a fare da capofila nelle richieste. Al secondo posto, molto distaccata, Roma e poi a seguire tutti gli gli altri territori. La fotografia è stata scattata dalla ricerca Le competenze digitali in Italia – Come orientarsi in un mondo del lavoro in continua evoluzione, sviluppata nell’ambito del master Talent Garden in Digital Transformation.
Digital innovation, la geografia italiana
Come abbiamo visto, Milano è la capitale della trasformazione digitale nel Belpaese, con un’offerta che, da sola, copre oltre il 20% di quella complessiva italiana. Roma si attesta al 6%, poi Bologna e Torino (4%), Brescia, Padova, Bergamo, Modena e Treviso (tutte intorno al 3%).
Dalla Lombardia arriva il 37% delle richieste, seguono Veneto ed Emilia Romagna (entrambe al 14%). Chiudono le regione più piccole: Basilicata (0,3%), Molise (0,2%) e Valle d’Aosta (0,1%).
I lavori più richiesti
E’ il settore industriale a formulare più richieste e, in particolare, c’è molto mercato per quanto riguarda l’uso di software specifici, con le offerte che vedono ai primi posti gli sviluppatori (51.473, pari al 52,73%), i disegnatori tecnici (30.967, 27,83%) e gli operatori di macchine utensili per la lavorazione dei metalli (28.268, 34,51%).
A seguire, impiegati amministrativi (25.166, 19,97%), consulenti ICT (23.779, 22,42%) responsabili acquisti (18.451, 15,94%), ai quali viene richiesto l’uso ottimale dei software gestionali e professionisti del marketing (15.549, 19,91%).
E ancora: specialista in ingegneria (11.577, 20,14%) ai quali vieni richiesta esperienza e professionalità attinenti alla conoscenze di sistemi ICT aziendali, integrazione di sistemi ICT e database, ingegneri meccanici (9.734, 16,44%) e analisti di gestione e organizzazione (8.135, 15,02%), anch’essi in grado di destreggiarsi soprattutto tra database e software gestionali.