Con l’iper ammortamento maggiorazione del costo di acquisizione per investimenti fino a 20 milioni di euro
La legge di Bilancio 2019 (articolo 1, commi 60 e seguenti, l. 145/2018) conferma la misura dell’iper ammortamento, rimodulandola però in tre differenti aliquote al 170%, 100% e 50%. Si tratta di una delle principali misure collegate a Industria 4.0, con lo scopo di favorire i processi di trasformazione digitale e tecnologica delle imprese.
L’iper ammortamento, nel dettaglio, è rivolto a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI. Devono avere sede fiscale in Italia e sono incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero. Ciò indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.
Le tempistiche dell’iper ammortamento
Le disposizioni riferite al nuovo iper ammortamento si applicano ai beni strumentali nuovi (specificati nella tabella A allegata alla legge di Bilancio 2017) destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato ed effettuati entro il 31 dicembre 2019. Oppure entro il 31 dicembre 2020 a condizione, però, che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
La portata dell’iper ammortamento per fasce di investimento
Nel Bilancio 2019 l’iper ammortamento prevede dunque tre aliquote a diminuire in proporzione inversa alla crescita dell’investimento, con un tetto massimo di spesa ammissibile fino a 20 milioni. La maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti si applica nelle seguenti misure:
– 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
– 100% per gli investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro;
– 50% per gli investimenti tra i 10 e i 20 milioni di euro;
– Non si applica per investimenti superiori a 20 milioni di euro.
Per gli investimenti in iper-ammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B della legge di Bilancio 2017.
Per cosa è pensato l’iper ammortamento
La misura riguarda anche i costi sostenuti a titolo di canone per l’accesso, mediante soluzioni di cloud computing, ai beni immateriali indicati nell’allegato B della Legge di Bilancio per il 2017. I costi sono limitati alla quota del canone di competenza del singolo periodo d’imposta di vigenza dell’agevolazione. La maggiorazione del costo di acquisizione, in questo caso, è del 40%.
Nel dettaglio, la misura dell’iper ammortamento è pensata per supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.